Venerdì 2 marzo 2018 ore 20: “Fiori che curano” (con apericena)
Il MERCATO VERDE organizza una SERATA APERICENA per comprendere le possibilità e le applicazioni dei FIORI DI BACH.
Con FULVIA SIANO, psicologa, floriterapeuta, medicina psicosomatica
Menù!
LASAGNE veg
Risotto al BAROLO
PIZZA ORTOLANA
Torta RUSTICA
Polpette di MELANZANE
Frittelle di zucchine con tzatziki
Patè di FUNGHI alle erbe aromatiche
Salsina di broccoletti e senape
Hummus di fave fresche
E dolcetto a sorpresa!!
Per questioni organizzative è consigliato PRENOTARSI a info@ilmercatoverde.com o telefonando al numero 02 70 63 21 51.
Il Mercato Verde
Via Edoardo Bassini 43, Milano
(tram 19, 33; bus 93, MM2 Lambrate)
Tel 02 70632151 info@ilmercatoverde.com
Costo buffet: 15 €
BEVANDE ESCLUSE
FULVIA SIANO psicologa, floriterapeuta, esperta in medicina psicosomatica (www.psicologianaturale.it)
“Il mio lavoro si concretizza attraverso il colloquio psicologico e l’utilizzo dei fiori di Bach, per sbloccare la forza reattiva e positiva del paziente e facilitare la soluzione dei suoi problemi rendendo possibile il cambiamento. I rimedi floreali entrano profondamente nelle dinamiche delle somatizzazioni, migliorano il tono dell’umore e risolvono conflitti emozionali di varia natura: tristezza, affaticamento fisico e mentale, sensi di colpa, delusioni, adattamento a nuove situazioni (maternità, senilità, adolescenza, separazioni o divorzi, genitorialità, ecc.), angosce e paure, e molto altro. Sono usati, inoltre, con grande successo sui bambini (nello svezzamento, nella dentizione, per l’insonnia, l’ingresso alla scuola, ecc.) e sugli animali. Il pregio di questa cura dolce e naturale è di cercare il senso della sofferenza e di curare la totalità psicofisica del paziente. Bach diceva: “non esiste la malattia ma il malato in tutta la sua individualità e con la sua storia unica e irripetibile.” Una storia che spesso cambia e ci cambia e se questo risulta doloroso, i fiori di Bach ci aiutano a ritrovare il senso del cammino, ad affrontare tutto con più consapevolezza”.
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